Mit der Usbekin Barno Ismatullaeva, die 2014 die Competizione dell’Opera in Tashkent gewann, erlebten wir eine Angelica von Weltklasse, so empathisch gestaltete sie die Rolle der verzweifelten Mutter. Die schon wundervoll gesungene Arie „Senza Mamma…“ sah noch eine Steigerung in den dann folgenden vokalen Herausforderungen, bei denen die Stimme neben herrlichen Spitzentönen auch eine profunde Tiefe offenbarte, und das alles mit völlig authentischer Mimik. Ismatullaeva erwies sich als Glücksfall für diese Rolle – and there is certainly more to come. klaus-billand.com
The Uzbek soprano Barno Ismatullaeva was outsanding as Angelica, both dramatically and in vocal terms, ranging from superb top notes to a powerful lower register. Klaus Billand, Opera Magazine – April 2020
Für Barno Ismatullaeva als “Suor Angelica" gibt es nur ein Attribut: fantastisch. Sieghard Krabichler, meinbezirk.at
Barno Ismatullaeva überstrahlte als Angelica den Klosterakt mit herrlichem Sopran, stilistischer Puccini-Vertrautheit und überzeugender Ausdrucksfähigkeit. Ursula Strohal, tt.com
Come protagonista, Barno Ismatullaeva ha onorato le aspettative lasciateci un anno fa dalla sua splendida Amelia Grimaldi. Alle prese con un’altra parte molto rischiosa del repertorio, la giovane artista uzbeka ha confermato il possesso d’una voce di grande generosità, omogenea in tutta la tessitura e opportunamente sensuale nella prima ottava. Inserita perfettamente in una regia che fa del convento un luogo non tanto di pietà o di penitenza, quanto di repressione, la Ismatullaeva è stata poderosa nello scatto d’ira che l’ha contrapposta alla Zia, dolcissima nel ricordo del figlio, tenera nel condividere la gioia della sorella. Vittorio Mascherpa, operaclick.com